....Piu’ che un cancello d’uscita di un aereoporto, sembra un ingresso di una caserma in zona di guerra! 2 torrette ai lati della strada rialzate e coperte da una tettoia in lamiera a sua volta ricoperta di terra; corpo guardia circondato da sacchi di sabbia e al loro interno tanto di mitragliatrice di grosso calibro; a vista almeno dodici militari tutti con Kalashnikof + una camionetta blindata spostata di un decina di metri dal passaggio veicoli e sbarre in ferro con copertura extra di filo spinato a bloccare il passaggio. L’autista, x uscire, deve presentare la patente turistica e dichiarare la destinazione dei passeggeri che viene registrata su un apposito quaderno dal soldato/scriba di turno.
Costeggiando l’area aeroportuale per immetterci sullo stradone principale che ci portera’ a Colombo citta’ (l’aereoporto dista circa 30 minuti), scorgiamo che l’intero aereoporto e’ racchiuso da rencinzioni e filo spinato con torrette, simili a quelle all’ingresso, ogni 70/80 metri. Il tutto farcito da cartelli di KEEP OUT e MILITARY ZONE con disegni di soldati armati a sfondo blu.
Scopriamo cosi’, parlandone con l’autista, che tutte le aree governative dello Sri Lanka, anche quelle civili, sono Zone Militari!
Bell’inizio, mi fa la consorte, ma lo scoramento viene fortemente attenuato dalla stanchezza. Arriviamo cosi’ sulla main road che dall’aereoporto ci portera’ a Colombo e all’agognata camera d’albergo, mentre i pargoli gia’ se la dormono placidamente accucciati sul sedile posteriore abbracciati tra loro. Anche la consorte s’abbiocca e a me, nn avendo voglia di interagire in anglo-cingalese con l’autista (troppo faticoso!!!), nn rimane che stiracchiarmi e contemplare il “paesaggio”...
Nessun commento:
Posta un commento