Recentemente ho trovato sul web, in un'altra piattaforma, un blog di un Italiano che si era trasferito, con tanto di cane pastore al seguito, in una citta' in India per lavoro. Fin dalla pagina di presentazione si capisce che l'esperienza non gli e' piaciuta, ma non solo x il luogo che definisce a + riprese sporco, polveroso, caldo, deprimente. Soprattutto verso gli indiani che indica come arroganti; che dall'alto della loro mente matematica nn cercano nemmeno di conoscerti e ti evitano oppure, in quanto "diverso", t'invidiano e cercano di spiarti e controllare come ti muovi x poterti snobbare e, alla prima occasione, parlar male di te; che dal punto di vista commerciale/economico tentano in ogni modo di fregarti facendoti pagare di + rispetto ad un loro connazionale; in sostanza che si sono posti verso di lui, in quanto straniero, in maniera tale da isolarlo, far si' che l'unica sua possibilita' di "svago" potesse essere solo l'andare in un centro commerciale a far la spesa e un giro di vetrine; insomma questi indiani cattivoni gli hanno impedito d'integrarsi!!!
Bhe' ragazzo mio benvenuto nel Club degli Immigrati.
Nn voglio sindacare nello specifico le tue esperienze xsonali x questione di tempo e spazio, ma commento dicendoti che nn accetto critiche di questo genere da un occidentale "evoluto" e men che meno da un Italiano che dovrebbe essere avezzo alle problematiche dell'immigrazione (che sia questa alla ricerca di un + lauto compenso o anche solo x un tozzo di pane) foss'anche esclusivamente x la quantita' di informazioni che i media nazionali ci han buttato addosso negli ultimi 15/20anni. O, quantomeno, x le esperienze dirette o indirette dei ns. connazionali migranti d'inizio secolo scorso.
A meno che tu, amico mio, anche in Italia, nn abbia vissuto con i paraocchi. Nn ti e' mai capitato chesso', passando x Brescia, di fermarti a chiedere un'informazione a un corriere della Bartolini (Senegalese) e, Parlandoci, scoprire che era laureato in medicina, ma che le grandi menti mediche italiane nn gli hanno parificato il titolo di studio?; oppure, andando a mangiare in un Kebab di Biella e, Parlando, scoprire che il cuoco (Egiziano) in realta' era un architetto laureato al quale, dopo 2 anni di tirocinio aggratis, nn confermandogli il posto aveva fatto dell'attivita' di cuoco, che precedentemente era solo part-time, il suo sostentamento?; oppure, andando oltre alle belle curve di una hostess (Ucraina) in un locale notturno di Torino e, Parlandoci, scoprire che si era laureata al Politecnico in Ingegneria nucleare, ma nn aveva ancora trovato nulla di meglio da fare?.
Come? Cosa dici? Ah, l'eccezione conferma la regola? Bhe', amico mio, di esempi come questi te ne potrei citare a centinaia e, ti garantisco, che questa E' la regola dell'immigrato di qualunque Nazionalita' ed in qualunque Paese del mondo.
Ma tanto ora 6 tornato in Italia, dove nn ci sara' nessun invidioso pronto a sparlare di te. Starai nella tua citta' linda e pulita a bordo della tua BMW senza polvere, alla ricerca di qualcuno con cui Parlare.......senza i paraocchi, spero!!!
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